SOLTANTO... "IO SONO"
Lorrain (Claude Gellée): Paesaggio con Mosè e il roveto Ardente
Meditazione su Es. 3, 1-15
Nella semplice vita di ogni giorno, nel servizio quotidiano (Mosè "stava pascolando") irrompe anche per me la Sua Presenza... Come oggi su questo monte, in questa Pace pulita e distesa ove "Tu sei".
Mi sento avvolto dalla Sua Presenza che qui "ascolto" più viva e ampiamente mi sommerge, mi nutre, mi contiene... Arde per me il roveto della Fede ma è pace, tanta pace intorno, come di un attimo fermo nel tempo presente, oltre il mio tempo, ove la fiamma è certezza che riscalda e consola.
Nel silenzio la Sua Voce anche "per me": "ti mando", "ti invio", "sono qui per te", "non temere", "ti sono accanto"... "Io Sono".
Là fuori c'è un mondo gelido e ostile, come un vento che disperde e separa, un dolore così sordo da non riuscire più ad ascoltare neanche se stesso. Ma se Lui è "con me" (e lo è realmente se ogni giorno lo incontro nell'altro e nella preghiera...) potrò ardere anch'io come quel perenne roveto, piccolo frammento donato al mondo, di quel calore, di quella Luce di cui ciascuno di noi ha perenne bisogno, anche se lo ignora, come quel faraone.
Toglierò i sandali e tutto ciò che può separarmi da Te, coprirò il mio volto per lasciarmi avvolgere dalla Tua Presenza, per "essere" scintilla di Te. "Io sono...". Perché solo in questa nudità dell'Ego si manifesta la buona novella che espande il calore di quel roveto per sciogliere il gelo dei cuori. "Io sono". Che altro potrei dire infatti al faraone, o chi per lui...? Quali parole potrebbero mai guarirlo se non che questo silenzio, nuda testimonianza del Vero?...
Renato Pernice - 16 dicembre 2018
(Deserto guide-TOV - presso Monastero Benedettino "Dusmet" - Etna Monti Rossi - Nicolosi - Ct)
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