CLONAZIONI DA UN MINUSCOLO SEME
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Mc 4, 26-27
"Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa: dorma o vegli, il seme germoglia e cresce”.
Sto con Lui, con questa Sua Parola, nel silenzio e a Lui mi affido… Solo qui veramente l’ascolto, posso sentirLo crescere in me...
Mi rendo conto di “essere” solo nella misura in cui cesso di esistere. Nel vuoto la Vita. In tanta presunta pienezza il “non essere”.
Dio è Vita che si dona, si moltiplica e si espande nel vento, tra le nubi, in ogni pianta e in ogni fiore. Presenza ovunque da cui mi astengo se non adoro…. Troppo a lungo mi astengo!… Talmente breve il tempo della Vita… Per cui ringrazio un palpito del cuore, le rondini ed il cielo, l’inconsapevole bimbo che dona il Suo Sorriso. Attimi, in cui si lascia intravvedere un frammento d’Eterno. Ciò che anche io posso percepire in me in momenti di Grazia come questo… per Sua Grazia e Luce. Così tanta luce che anche ad occhi chiusi scalda, sorride... inebria. Ora e sempre, per sempre sia lodato!...
Un monaco ha in mano dei fiori: anche questi fiori sono dono di Dio... Che cosa possiamo infatti aggiungere noi alla Sua Gloria se non che restituirli umilmente al Suo altare?… Silenzio nella Presenza. Pace. Gratitudine. Colma di Lui ogni creatura in cui Lui, attraverso il mio sguardo, Se Stesso contempla...
Dinanzi alla statua di San Benedetto una stele ammonisce: “Nulla anteporre all’amore per Cristo” (Regula Monachorum - Cap. 4.1)… E’ rivolta a me la Parola che sgorga come fonte dal Salmo…
“Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore” (Sal. 92)
Così quel minuscolo seme s’ espande e genera un frutto nel cuore: “Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore” (Ez. 37, 12b-14)
Chi sono dunque adesso se non letto di un fiume?… Lasciar scorrere Lui in me verso l’altro. Solo qui è Vita, solo qui è Amore!…
Mi rendo conto di “essere” solo nella misura in cui cesso di esistere. Nel vuoto la Vita. In tanta presunta pienezza il “non essere”.
Dio è Vita che si dona, si moltiplica e si espande nel vento, tra le nubi, in ogni pianta e in ogni fiore. Presenza ovunque da cui mi astengo se non adoro…. Troppo a lungo mi astengo!… Talmente breve il tempo della Vita… Per cui ringrazio un palpito del cuore, le rondini ed il cielo, l’inconsapevole bimbo che dona il Suo Sorriso. Attimi, in cui si lascia intravvedere un frammento d’Eterno. Ciò che anche io posso percepire in me in momenti di Grazia come questo… per Sua Grazia e Luce. Così tanta luce che anche ad occhi chiusi scalda, sorride... inebria. Ora e sempre, per sempre sia lodato!...
Un monaco ha in mano dei fiori: anche questi fiori sono dono di Dio... Che cosa possiamo infatti aggiungere noi alla Sua Gloria se non che restituirli umilmente al Suo altare?… Silenzio nella Presenza. Pace. Gratitudine. Colma di Lui ogni creatura in cui Lui, attraverso il mio sguardo, Se Stesso contempla...
Dinanzi alla statua di San Benedetto una stele ammonisce: “Nulla anteporre all’amore per Cristo” (Regula Monachorum - Cap. 4.1)… E’ rivolta a me la Parola che sgorga come fonte dal Salmo…
“Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore” (Sal. 92)
Così quel minuscolo seme s’ espande e genera un frutto nel cuore: “Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore” (Ez. 37, 12b-14)
Chi sono dunque adesso se non letto di un fiume?… Lasciar scorrere Lui in me verso l’altro. Solo qui è Vita, solo qui è Amore!…
Renato Pernice, 17 giugno 2018